Il rischio che il nostro udito venga danneggiato in determinate situazioni non dipende dal fatto che il suono sia per noi più o meno sgradevole. I fattori determinanti sono piuttosto il volume e la durata dell’esposizione. In linea di principio il suono diventa pericoloso per le nostre orecchie a partire da un livello acustico di 85 dB. Maggiore è il tempo in cui restiamo esposti al rumore così forte o a volume ancora maggiore, più alto sarà il rischio di un danno per l’udito. Per questo se un ambiente è molto rumoroso dovremmo rimanerci il meno possibile. Possiamo esporre le nostre orecchie a un rumore di fondo inferiore a 85 dB al massimo per otto ore. Se invece il livello acustico sale a 100 dB, come accade per esempio quando si ascolta la musica con le cuffie al massimo del volume, la soglia di pericolo si raggiunge già dopo 7,5 minuti. A prescindere dai rumori esplosivi, che in pochi secondi possono causare un trauma da esplosione, il fattore di rischio per il nostro udito non è solo il volume di una sorgente sonora ma è il livello di esposizione al rumore, che è il risultato del livello acustico e della durata dell’esposizione.
Attenzione ai segnali d’allarme
Per fortuna il nostro udito reagisce a un rumore eccessivo mandandoci dei segnali d’avvertimento. Una sensazione passeggera di sordità è indicatrice della necessità di abbandonare quanto prima l’ambiente rumoroso. In una situazione di questo genere si percepiscono in forma attutita soprattutto i toni alti e si ha la sensazione di sentire peggio del solito. Anche la percezione di un leggero fischio o ronzio a seguito dell’esposizione a un evento rumoroso è un chiaro segnale di un volume eccessivo. Il livello acustico in un determinato contesto si può riconoscere anche dal volume con cui si è costretti a condurre una conversazione. Se si capisce l’interlocutore solo se grida, è probabile che il volume tocchi punte di 90 o anche 100 dB: un segnale della necessità di lasciare quest’ambiente dopo pochi minuti.
Suggerimenti per sentire in sicurezza
Purtroppo non è possibile stabilire in modo univoco quando si sta verificando un danno uditivo dovuto all’esposizione al rumore. Possiamo però prestare attenzione al livello di rumore dell’ambiente che ci circonda ed evitare gli ambienti eccessivamente rumorosi. Se questo non è possibile, è utile un otoprotettore che ben si adatti al condotto uditivo, che anche Zelger realizza su misura per svariate destinazioni d’uso. Anche le pause sono importanti, magari dopo un lungo periodo di esposizione diretta delle nostre orecchie, ad esempio se si usano le cuffie. Infine il nostro udito dovrebbe assolutamente essere oggetto delle nostre attenzioni per la salute: i controlli periodici dell’udito sono pertanto importanti già solo per il fatto che gran parte delle persone interessate non si accorgono di avere un problema d’udito causato dal rumore o altro. Un test dell’udito, possibilmente una volta l’anno, vi dà la sicurezza di poter intervenire per tempo in caso di diminuzione dell’udito.