Alcuni portatori di apparecchi acustici, soprattutto se primi utenti, indossano i loro ausili uditivi solo in determinate situazioni, come eventi sociali, guardando la TV o quando hanno visite. Questo però non porta i benefici aspettati, anche se così si potrebbe pensare. Il cervello deve reimparare a identificare ed elaborare i suoni, e questo processo avviene meglio in un ambiente tranquillo e familiare piuttosto che in situazioni con molti rumori di fondo. Soprattutto nel periodo di adattamento iniziale è fondamentale portare gli apparecchi acustici il più a lungo possibile, meglio se dalla mattina fino alla sera. Anche per chi si trova solo in casa e non sta conversando con nessuno è importante portare gli apparecchi per tutta la giornata. Così il cervello potrà abituarsi passo dopo passo al nuovo modo di sentire e, giorno dopo giorno, sentire e capire meglio diventerà naturale. Successivamente gli apparecchi possono essere indossati anche in ambienti rumorosi come un concerto, una festa o altre circostanze con molti rumori di sfondo.

Allenare il cervello
Nella maggior parte delle persone ipoacusiche, la sordità si è sviluppata gradualmente nel corso degli anni. Anche il cervello, dove ha luogo il processo di comprensione, si è abituato a non sentire. Più viene stimolato da suoni diversi, più si riabitua alla prestazione uditiva. Quindi, contrariamente a quanto viene spesso pensato, l’udito non viene allenato togliendo gli apparecchi acustici di tanto in tanto. E’ con l’uso quotidiano dei dispositivi uditivi che il centro uditivo del cervello reimpara a identificare e elaborare i diversi suoni. Questo periodo di adattamento non ha una durata uguale per tutti e può protrarsi per qualche mese. Ciò dipende dal grado di perdita dell’udito e da quanto tempo è trascorso senza curarla.

Quante nuove impressioni!
Portando gli apparecchi il più a lungo possibile, soprattutto nel periodo di adattamento iniziale, il portatore si abituerà più facilmente al nuovo modo di sentire. Inizialmente alcuni suoni possono sembrare piuttosto forti e persino strani, oppure si possono sentire voci e suoni che non si sentivano più da anni. Ma nessuno deve farsi scoraggiare! Con un po’ di pazienza, fiducia e soprattutto la volontà di sentire e comprendere di nuovo meglio, si otterranno le migliori prestazioni nell’uso degli apparecchi acustici, facendoli diventare una parte di sé. E ne vale la pena, perché sentire nuovamente bene comporta un miglioramento significativo della qualità di vita.

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