Ronzìo, sibili, stridori, rimbombi, fruscii oppure un suono costante: I suoni associati all’acufene percepiti dalle persone sono molto variabili e possono manifestarsi in una o entrambe le orecchie. Possono durare alcuni minuti, ore oppure anche giorni. Le cause dell’acufene non sono del tutto chiare: l’esposizione a forti rumori, un’improvvisa perdita di udito, lo stress, la sordità, una virosi oppure una patologia dell’orecchio interno. L’acufene acuto viene curato come un episodio di sordità improvvisa, mentre non è ad oggi possibile curare l’acufene cronico, in cui la percezione dei rumori si protrae per più di sei mesi. Molte persone che ne soffrono riescono a vivere normalmente. Altri invece soffrono così tanto della situazione da non riuscire quasi a condurre una vita normale. Un valido aiuto è quello offerto da equipe medico-terapeutiche composte da otorinolaringoiatra, psicoterapeuta e audioprotesista.

Acufene, perdita uditiva ed emicrania
L’acufene è strettamente correlato alla perdita uditiva, poiché la maggior parte delle persone affette da acufene soffre anche di ipoacusia. Tuttavia, c’è anche una connessione tra l’acufene, la perdita uditiva e l’emicrania come dimostra un recente studio americano (fonte: hear-it.org). I ricercatori della University of California Irvine hanno rilevato che chi soffre di emicrania presenta un rischio più elevato di sviluppare un’ipoacusia soggettiva e acufene rispetto ai non-emicranici. Per lo studio sono stati esaminati i dati dal 1999 al 2004 di 12.962 persone nella banca dati dell’ Indagine nazionale sulla salute e la nutrizione. Di queste, 2.657 soffrivano di emicrania (20,5%), 2.344 dicevano di avere l’ipoacusia (18,1%) e 2.582 dicevano di avere l’acufene (19,9%). Nella ricerca il 25 % delle persone con emicrania avevano ipoacusia rispetto al 16,6% delle persone senza emicrania. Il 34,6 % di quelli con emicrania percepivano l’acufene rispetto al 16,9% tra i non-emicranici. Questo significa che le persone con emicrania hanno un rapporto di probabilità aumentato di 1,5 per l’ipoacusia soggettiva e l’acufene rispetto alle persone senza emicrania.

Mascherare l’acufene
Ad oggi non è disponibile una cura specifica contro l’acufene cronico, ma esistono dei trattamenti per alleviare il disturbo e rendere così meno fastidiosi i continui rumori e migliorare la qualità della vita. Tra i possibili trattamenti si è fatta strada la stimolazione acustica, che prevede la produzione di suggestioni sonore diverse che mascherino l’acufene, mediante un apparecchio acustico oppure con la tecnica dell’arricchimento sonoro tramite un catalogo di tracce audio. Per chi soffre di perdita uditiva e acufene, sono disponibili degli apparecchi acustici che dispongono di programmi per acufene, in grado di riprodurre suoni che aiutano ad alleviare o mascherare i sintomi dell’acufene attraverso suoni di sollievo e allo stesso tempo migliorano l’udito. L’attenzione del portatore dell’apparecchio è diretta verso altri rumori per dare alla persona una sensazione di sollievo. D’accordo con il tecnico audioprotesista è possibile scegliere il “segnale di distrazione” in base alle necessità individuali di terapia e comfort.

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