
TI SUONA FAMILIARE, MA NON SAI BENE COSA SIGNIFICA?
Nel mondo dell’udito ci si imbatte spesso in termini tecnici e poco intuitivi.
Il glossario Zelger offre spiegazioni semplici, chiare e accessibili, per aiutarti a comprendere ogni termine con facilità.
L’ABC dell’udito Zelger
- Accessori
Strumenti o prodotti utili per chi usa un apparecchio acustico. Possono aiutare a ottimizzare l’ascolto (come i microfoni o i sistemi TV) e a mantenere pulito l’apparecchio (come caricabatterie, salviette e spray per la pulizia) e servono per la ricarica degli apparecchi acustici. - Accessori per bambini
In questa categoria cadono sportellini pila con chiusura di sicurezza per evitare che i bambini ingeriscano la batteria, anelli per non perdere gli apparecchi durante il gioco come coperchietti per fissare il potenziometro. - Acufene
Fastidiosi rumori nell’orecchio, simili a fischi o rimbombi; spesso definito anche “tinnito”. Ad oggi esistono metodi di cura e tecnologie per alleviarne i sintomi. - Adattamento
Periodo in cui ci si abitua a indossare e usare il proprio apparecchio acustico. Inizialmente i suoni possono sembrare strani o troppo forti, ma con il tempo il cervello si riabitua. È un processo fondamentale per tornare ad ascoltare con naturalezza. - Adattamento ad orecchie aperte
La soluzione “open fitting” consente di lasciare aperto il condotto uditivo. Questo permette di percepire la propria voce in modo naturale e ridurre i suoni fastidiosi della masticazione. - AGC – Automatic Gain Control
Funzione degli apparecchi acustici analogici che limita l’amplificazione per non superare la soglia del fastidio. Deve essere regolata con precisione per garantire il comfort uditivo. - Ambiente sonoro
È l’insieme di suoni che ci circondano in uno specifico momento: voci, natura, traffico, musica, ecc. Un ambiente sonoro equilibrato favorisce il benessere e la comunicazione. Un ambiente rumoroso invece può creare difficoltà, soprattutto per chi ha problemi uditivi. - Amplificatore
Componente centrale dell’apparecchio acustico. Amplifica i segnali provenienti dal microfono e li invia al ricevitore, che li trasforma in onde sonore. - Analogico
Tecnologia usata nei vecchi apparecchi acustici. I suoni vengono trasformati in segnali elettrici e amplificati. Alcuni modelli possono essere regolati digitalmente, ma il segnale non viene elaborato in formato digitale. - Apparecchi acustici
Dispositivi che amplificano i suoni a seconda della perdita uditiva. Uniscono una tecnologia raffinatissima alla massima praticità di utilizzo. Il modello adatto viene scelto in base dalla perdita d’udito, alla forma del condotto uditivo, alle esigenze individuali e al budget a disposizione. - Apparecchio tascabile
Antenato degli apparecchi acustici moderni, diffuso circa 50 anni fa. Era portato in tasca e collegato da un cavo al ricevitore nell’orecchio. - Ascolto binaurale
La capacità di percepire suoni con entrambe le orecchie. Permette di localizzare la fonte del suono e migliorare la comprensione, soprattutto in ambienti rumorosi. - Audiogramma
Grafico che rappresenta la soglia uditiva in relazione a diverse frequenze (125–8000 Hz). L’audiogramma viene rilevato con il test uditivo e misura la sensibilità uditiva. - Audioleso
Persona con ridotta capacità uditiva. Non significa non sentire, ma avere difficoltà a percepire certi suoni, specie in ambienti rumorosi. Gli apparecchi acustici possono migliorare sensibilmente la qualità dell’ascolto. - Audiometria
Esame semplice e indolore per valutare l’udito. Si ascoltano suoni e parole a volumi e frequenze diverse per identificare eventuali perdite uditive. - Audiometria vocale
Test che misura la comprensione del linguaggio. Si ascoltano parole da ripetere, per identificare la soglia di ricezione del parlato. - Audioprotesista
Professionista che applica e regola gli apparecchi acustici. Esegue test, consiglia la soluzione più adatta e accompagna il cliente con assistenza e controlli personalizzati.
- Batteria
La batteria fornisce l’energia necessaria all’apparecchio acustico. Oggi si utilizzano principalmente batterie ecologiche, a lunga durata. Esistono quattro formati standard, identificati da un relativo numero e colore: 675 (blu), 13 (arancione), 312 (marrone), 10 (giallo).
- Campo dinamico
È la differenza tra i suoni più deboli che una persona riesce a sentire e quelli che diventano troppo forti. Si misura in decibel e indica quanto suono si può percepire senza fastidio. - Campo dinamico residuo
In caso di perdita uditiva neurosensoriale, il campo dinamico si riduce. I suoni lievi non vengono percepiti, mentre quelli forti risultano subito fastidiosi. - Capacità uditiva
Indica quanto bene una persona riesce a percepire suoni come parole, rumori o musica. Può variare con l’età o per altri motivi. Un test dell’udito aiuta a monitorarla e a intervenire tempestivamente in caso di difficoltà. - Cerume
Sostanza giallastra prodotta naturalmente nel condotto uditivo. Ha funzione protettiva e di pulizia. Se si accumula in eccesso e forma un tappo, deve essere rimosso da un medico specialista per evitare fastidi. - CIC (Completely-in-the-Canal)
Sigla che indica uno dei modelli di apparecchi acustici più piccoli. Questi dispositivi sono posizionati completamente all’interno del condotto uditivo e risultano quasi invisibili. - Coclea (Chiocciola)
Struttura dell’orecchio interno a forma di spirale, simile a una chiocciola. Contiene due finestre (rotonda e ovale) e un fluido che stimola le cellule ciliate responsabili della trasmissione dei segnali acustici al cervello. - Condotto uditivo
Canale che collega l’orecchio esterno al timpano. Conduce i suoni verso l’interno dell’orecchio e lo protegge da polvere e corpi estranei. È anche la sede della produzione naturale del cerume. - Comprensione del parlato
Capacità di capire ciò che viene detto. Non basta percepire un suono: è fondamentale anche decodificare correttamente le parole. Può essere compromessa in ambienti rumorosi o in caso di perdita uditiva, ma migliora con apparecchi acustici ben regolati.
- Decibel (dB)
Il decibel è l’unità di misura della pressione sonora. Si distinguono due principali tipologie:dB HL
dB SPL
- Digitale
L’elaborazione digitale del segnale consiste nella conversione del suono in dati numerici (sequenze di 0 e 1), che rappresentano frequenza e intensità. Gli apparecchi digitali elaborano i suoni in modo più preciso rispetto a quelli analogici, permettendo interventi selettivi su parti specifiche del segnale. - Difetto uditivo
Difficoltà nel percepire bene i suoni, di grado variabile (lieve, medio, grave). Può interessare una o entrambe le orecchie ed essere causato da età, infezioni, rumori forti o fattori genetici. Una diagnosi precoce è importante per intervenire con la soluzione più adatta. - Direzionalità
Capacità di localizzare le fonti sonore. È fondamentale che entrambe le orecchie siano stimolate, motivo per cui, in caso di perdita uditiva bilaterale, è indicato l’uso di due apparecchi acustici. L’adattamento binaurale favorisce una miglior direzionalità e comprensione vocale. - Drenaggio transtimpanico
Intervento medico che prevede l’inserimento di un piccolo tubicino nel timpano per drenare i liquidi dall’orecchio medio, spesso accumulati a causa di otiti ricorrenti. Aiuta a prevenire infezioni e a migliorare l’udito, specialmente nei bambini.
- Elaborazione del segnale
Processo con cui l’apparecchio acustico analizza e modifica i suoni ricevuti per migliorarne la chiarezza. Avviene in tempo reale tramite un microchip. L’elaborazione del segnale consente, ad esempio, di ridurre i rumori di fondo e mettere in risalto le voci. - Endoauricolare
Tipo di apparecchio acustico in cui tutta l’elettronica è contenuta in un guscio che si inserisce direttamente nel canale uditivo. I modelli endoauricolari tradizionali sono indicati per perdite da lievi a gravi.
- Feedback
È un fischio fastidioso che può verificarsi quando il suono amplificato rientra nel microfono dell’apparecchio, ad esempio se il volume è troppo alto. Gli apparecchi moderni hanno sistemi che eliminano questo problema automaticamente. - Filtro
Nei moderni apparecchi acustici, i filtri permettono di adattare l’amplificazione alle specifiche esigenze uditive del cliente. Ad esempio, si possono amplificare maggiormente i toni gravi o acuti, a seconda del tipo di perdita uditiva. - Filo di recupero
Piccolo filo attaccato agli apparecchi acustici endoauricolari (inseriti nel condotto uditivo) che consente di rimuoverli facilmente dall’orecchio. - Frequenza
Misurata in Hertz (Hz), la frequenza indica l’altezza di un suono. I toni gravi hanno una frequenza bassa, quelli acuti una frequenza alta. Un adulto con udito normale percepisce suoni tra 16 Hz e 15.000 Hz. - Funzione uditiva direzionale
Capacità dell’udito di determinare la direzione di provenienza dei suoni. Per una localizzazione precisa è fondamentale che entrambe le orecchie funzionino bene. In caso di perdita bilaterale, è quindi importante l’adattamento con due apparecchi acustici, che migliora anche la comprensione del parlato.
- Hertz (Hz)
Unità di misura della frequenza dei suoni. Indica quante vibrazioni al secondo produce un suono:Un numero alto di Hz corrisponde a un suono acuto (come il cinguettio di un uccello).
Un numero basso di Hz corrisponde a un suono grave (come quello di un tuono).
L’orecchio umano può percepire frequenze tra circa 20 e 20.000 Hz, anche se questa soglia può ridursi con l’età o a causa di danni uditivi.
- Impianto cocleare
Dispositivo inserito chirurgicamente nell’orecchio interno. Un piccolo elettrodo stimola direttamente l’udito grazie a un processore esterno. Si usa nei casi di sordità profonda, quando gli apparecchi acustici non bastano più. - Infiammazione
Infiammazioni o infezioni dell’orecchio esterno o medio possono causare una perdita uditiva temporanea. Se diventano croniche, il danno può diventare permanente. In presenza di dolore o calo dell’udito, è necessario rivolgersi ad un medico. - Ipoacusia
Riduzione della capacità uditiva, che può interessare uno o entrambi gli orecchi e variare da lieve a grave. Si distingue principalmente tra:Ipoacusia da trasmissione: causata da problemi nell’orecchio esterno o medio (es. tappo di cerume, otite, otosclerosi). Spesso è curabile con trattamenti medici.
Ipoacusia neurosensoriale (o da ricezione): dovuta a danni nell’orecchio interno o nel nervo uditivo. I suoni forti vengono percepiti normalmente, mentre quelli medio-deboli non vengono avvertiti. In questi casi si utilizzano apparecchi acustici non-lineari.
- Lineare
Negli apparecchi acustici tradizionali, l’amplificazione del suono avviene in modo lineare: tutti i segnali, sia deboli che forti, vengono amplificati con lo stesso fattore. Per questo motivo è spesso necessaria una regolazione manuale del volume.
- Mascheramento
Fenomeno che si verifica soprattutto in caso di ipoacusia neurosensoriale: i suoni gravi (a bassa frequenza) possono coprire o mascherare i suoni acuti (a frequenza più alta), rendendo difficile la comprensione del parlato in ambienti rumorosi. - MCR – Most Comfort Range
È l’intervallo in cui i suoni si sentono bene, senza sforzo e senza fastidio. Gli apparecchi acustici vengono regolati per mantenere il volume all’interno di questo spazio di comfort. - Microfono
Componente che capta i suoni ambientali e li converte in segnali elettrici, successivamente elaborati e amplificati. Alcuni apparecchi acustici utilizzano microfoni direzionali, che impiegano due microfoni per migliorare la localizzazione del suono e ridurre il rumore di fondo. - Modellazione 3D
Tecnologia che permette di creare un modello digitale dell’orecchio a partire da un’impronta. Serve per realizzare apparecchi acustici o tappi su misura, comodi e perfettamente aderenti.
- Non lineare
Negli apparecchi acustici non lineari, i suoni deboli e quelli forti vengono amplificati in modo differenziato. In caso di perdita uditiva a livello dell’orecchio interno, i suoni lievi risultano spesso più difficili da percepire rispetto a quelli intensi. Per questo, i suoni deboli vengono amplificati maggiormente, mentre i suoni forti vengono amplificati di meno. Spesso l’amplificazione è lineare solo fino a un certo livello, diventando poi non lineare. - Normoudente
Persona con udito normale, in grado di percepire suoni a tutte le frequenze e intensità senza difficoltà. Questo termine viene utilizzato nei test audiometrici come parametro di riferimento per confrontare i risultati di persone con ipoacusia.
- Occhiale acustico (apparecchio ad occhiale)
Dispositivo che unisce un apparecchio retroauricolare con un paio di occhiali. L’apparecchio è integrato nelle asticelle o montato sopra di esse. - Occlusione
Effeto che si verifica quando l’apparecchio chiude in parte il condotto uditivo, facendo sembrare la propria voce più forte o rimbombante. Questo effetto può essere evitato con un adattamento aperto (open fitting). - Orecchio esterno
È composto dal padiglione auricolare e dal condotto uditivo. Il padiglione, con la sua forma a imbuto, raccoglie e dirige i suoni verso l’interno. Il condotto uditivo, lungo circa 2,5 cm e con forma a S, contiene ghiandole che producono cerume e trasporta i suoni fino al timpano. - Orecchio interno
Qui si trovano la coclea (organo dell’udito) e il vestibolo (organo dell’equilibrio), entrambi collegati rispettivamente al nervo cocleare e vestibolare. All’interno della coclea si trova l’organo del Corti, responsabile della conversione dei suoni in impulsi nervosi. - Orecchio medio
Si trova tra il timpano e la finestra ovale. Contiene tre ossicini – martello, incudine e staffa – che trasmettono le vibrazioni sonore verso l’orecchio interno. È la parte più soggetta a infezioni (otiti) e alterazioni come l’otosclerosi. - Organo del Corti
Situato al centro della coclea. È l’organo che trasforma le onde meccaniche in impulsi nervosi, che verranno poi trasmessi al cervello per l’elaborazione uditiva. - Otoprotettori
Dispositivi per proteggere l’udito in situazioni particolari, come esposizione a forti rumori, contatto con acqua o vento. Esistono modelli specifici per musicisti, lavoratori, nuotatori, cacciatori o per chi ha difficoltà a dormire. Vengono realizzati su misura per garantire massimo comfort e protezione. - Otosclerosi
Patologia dell’orecchio medio che causa una ipoacusia da trasmissione. È dovuta all’irrigidimento progressivo della staffa. Può essere trattata chirurgicamente o, in alternativa, compensata con un apparecchio acustico.
- Perdita uditiva
Riduzione della capacità di percepire i suoni. Può essere lieve, media, grave o profonda e interessare una o entrambe le orecchie. Spesso rende difficile comprendere il parlato, soprattutto in ambienti rumorosi. Le cause possono essere legate all’età, a rumori forti, infezioni o fattori genetici. Un test dell’udito consente di identificarla e di individuare la soluzione più adatta, come l’uso di un apparecchio acustico. - Piastra frontale
Parte visibile dell’apparecchio endoauricolare, situata all’ingresso del condotto uditivo. Può avere diversi colori per mimetizzarsi con la pelle o i capelli. Da qui può sporgere il filo di recupero, utile per rimuovere l’apparecchio. - Potenziometro
Regolatore manuale di volume negli apparecchi acustici tradizionali. Permette all’utente di adattare l’amplificazione in base all’ambiente sonoro. Nei dispositivi moderni, questa funzione è spesso gestita automaticamente dal sistema. - Presbiacusia
Perdita uditiva progressiva legata all’invecchiamento. È una delle forme più comuni di ipoacusia. Deriva dalla degenerazione delle cellule cigliate nella coclea e comporta una graduale riduzione della sensibilità uditiva. - Prova
Periodo in cui la persona indossa un apparecchio acustico per verificarne comfort, funzionalità e qualità del suono nella vita quotidiana. L’audioprotesista adatta il dispositivo alle esigenze individuali. È una fase fondamentale per decidere consapevolmente se la soluzione scelta é adatta alle proprie esigenze. - Programma
Funzione presente in molti apparecchi acustici moderni. Permette di selezionare impostazioni personalizzate (es. per ascoltare musica o per ambienti rumorosi) tramite un piccolo pulsante. Ogni programma è configurato in base alle abitudini e ai bisogni dell’utente.
- Qualità del suono
Indica quanto un suono risulta chiaro, naturale e piacevole all’ascolto. Per chi utilizza un apparecchio acustico, una buona qualità del suono è fondamentale per riconoscere le voci, distinguere i rumori di fondo e apprezzare nuovamente i suoni della vita quotidiana. Gli apparecchi moderni sono progettati per offrire un’esperienza sonora naturale e confortevole.
- Retroauricolare
Apparecchi acustici indossati dietro l’orecchio, da cui il suono viene trasmesso attraverso un tubicino all’auricolare inserito nel padiglione auricolare. Sono adatti per tutti i tipi di perdita uditiva e garantiscono buone prestazioni anche in casi di ipoacusia importante. - Ricevitore
È la parte dell’apparecchio acustico che trasforma i segnali elettrici in suoni. Funziona come un piccolo altoparlante. Nei modelli RITE si trova direttamente nell’orecchio. - Risoluzione in frequenza
Capacità dell’orecchio umano (e dei sistemi acustici) di distinguere due suoni simultanei con frequenze diverse. È fondamentale per comprendere chiaramente la musica e il parlato in ambienti complessi. - Risoluzione temporale
È la capacità di distinguere due suoni che arrivano uno dopo l’altro. Aiuta a capire bene il parlato e a percepire il ritmo. - RITE – Receiver in the Ear
Tecnologia utilizzata negli apparecchi acustici moderni in cui il ricevitore è posizionato direttamente nell’orecchio, collegato all’apparecchio tramite un filo sottile. Questo design permette una qualità acustica molto elevata e una buona estetica, grazie alla discrezione del sistema. - Roger
Tecnologia digitale di trasmissione audio senza fili, sviluppata per migliorare la comprensione a distanza o in ambienti rumorosi, soprattutto per bambini e studenti. Il sistema Roger è composto da un microfono (indossato dal parlante) e da un ricevitore collegato all’apparecchio acustico dell’ascoltatore. Il microfono rileva i rumori ambientali e li riduce, mentre il ricevitore regola il segnale in entrata per un ascolto ottimale. - Rumori
Suoni indesiderati o fastidiosi (traffico, elettrodomestici, voci sovrapposte), che possono ostacolare la comprensione del parlato, specialmente per chi ha difficoltà uditive. Gli apparecchi acustici moderni sono dotati di sistemi di riduzione del rumore, che mettono in evidenza le voci e migliorano il comfort di ascolto.
- Sistema FM
Tecnologia composta da microfono, trasmettitore e ricevitore, che consente di trasmettere i suoni come segnale radio direttamente agli apparecchi acustici. È particolarmente utile in aule scolastiche, durante il gioco o per guardare la TV, poiché migliora la comprensione a distanza e in ambienti rumorosi. Il collegamento avviene tramite l’ingresso audio dell’apparecchio acustico. - Soglia del fastidio
Indica il livello sonoro massimo che una persona riesce a tollerare senza provare disagio. È un valore soggettivo, varia da individuo a individuo e viene misurato con l’audiometro. È fondamentale nella regolazione degli apparecchi acustici. - Soglia uditiva
Misura la sensibilità dell’udito rispetto all’intensità del suono. Viene rilevata tramite test audiometrici frequenza per frequenza e rappresentata nell’audiogramma. È espressa in decibel Hearing Level (dB HL). - Sordità
Forma di perdita uditiva grave o profonda, in cui la persona non percepisce neppure i suoni forti. Il trattamento può prevedere apparecchi acustici molto potenti o impianti cocleari. Ad oggi, con il supporto di specialisti e dispositivi adeguati, anche le persone sorde possono condurre una vita attiva e soddisfacente. - Streamer
Accessorio che collega gli apparecchi acustici a dispositivi elettronici come smartphone, tablet o TV. Consente la trasmissione audio wireless, migliorando l’esperienza d’ascolto nei contesti multimediali.
- Test dell’udito
Esame semplice, rapido e indolore che serve a valutare la capacità uditiva di una persona. Si svolge in un ambiente silenzioso, con cuffie, ascoltando suoni a diverse frequenze e intensità. I risultati indicano l’eventuale presenza di una perdita uditiva e guidano verso la soluzione più adatta. - Timpano
Sottile membrana situata tra l’orecchio esterno e medio. Vibra quando riceve i suoni, trasmettendoli agli ossicini dell’orecchio medio. È una struttura fondamentale per la percezione uditiva. Il timpano può essere danneggiato da infezioni, rumori forti o oggetti estranei, compromettendo l’udito.
- Udito
È il senso che ci consente di percepire i suoni, come le voci, la musica e i rumori ambientali. Grazie all’udito possiamo comunicare, orientarci nello spazio e vivere pienamente le nostre relazioni sociali. La capacità uditiva può variare con l’età o essere compromessa da rumori forti, infezioni o altri fattori. Prendersene cura con test regolari dell’udito è fondamentale per mantenerlo sano nel tempo.
- Ventilazione
Serve a lasciare passare l’aria nel condotto uditivo ed evitare la sensazione di orecchio chiuso. È particolarmente utile in caso di perdita uditiva lieve. Grazie alle tecnologie moderne, è possibile usare apparecchi aperti che rendono l’ascolto più naturale e confortevole.